Tutti i bandi e agevolazioniSMART & START

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SOGGETTI BENEFICIARI

Smart e Start Italia finanziano le start up innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese. Con Smart e Start 2023 possono chiedere un finanziamento:

•    start up innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;
•    team di persone fisiche che vogliono costituire una start up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “start up Visa”;
•    imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

PROGETTI E SPESE FINANZIABILI

Smart e Start Italia finanziano piano d’impresa, di importo compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, a copertura delle seguenti categorie di spese:

•    immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
•    immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
•    servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;
•    personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del Decreto-legge n. 179 del 2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

Nei limiti del 20% di tali spese è altresì, ammissibile a contribuzione un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesse al sostenimento di spese per:
•    materie prime;
•    servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
•    hosting e di housing;
•    godimento di beni di terzi.

I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

Le start up richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:
•    finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili;
•    servizi di tutoraggio;
•    conversione di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto.

Finanziamento agevolato:
Smart e Start Italia 2023 offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale può salire al 90% se la start up:
•    è costituita interamente da donne o da giovani sotto i 36 anni;
•    ha tra i soci un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Servizi di tutoraggio:
Tra le agevolazioni previste vi è una che riguarda solo le start up innovative costituite da non più di 12 mesi. Queste ultime possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico gestionale identificati in base alle caratteristiche delle start up. Il valore di tali servizi è pari a:

•    15.000 euro per le start up localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
•    7.500 euro per le start up localizzate nel restante territorio nazionale.

Contributo a fondo perduto per le start up innovative:

Le start up innovative beneficiarie delle agevolazioni di Smart e Start Italia 2023 possono richiedere la conversione del finanziamento agevolato già ottenuto in contributo a fondo perduto pari al 50% delle somme apportate dagli investitori terzi ovvero dai soci persone fisiche e, comunque, nella misura massima del 50% del totale delle agevolazioni concesse.

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