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24 Maggio 2025

Compiti del RLS: responsabilità e funzioni

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) svolge un ruolo cruciale all'interno del sistema di prevenzione aziendale. Questa figura, introdotta dal D.Lgs 81/08, rappresenta il punto di collegamento tra i lavoratori e il management aziendale per tutte le questioni relative alla salute e sicurezza sul lavoro. I compiti del RLS spaziano dal monitoraggio delle condizioni di sicurezza alla partecipazione attiva nella valutazione dei rischi, fino alla consultazione preventiva su decisioni che possono influire sulla salute dei dipendenti. Ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni, deve garantire la presenza di questa figura, eletta o designata secondo specifiche procedure. La formazione del RLS è un elemento fondamentale che ne garantisce l'efficacia operativa. Questo articolo esplora in dettaglio le responsabilità, i diritti e i doveri del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, fornendo informazioni pratiche per chi ricopre questo ruolo o deve interagire con esso.

Compiti del RLS: responsabilità e funzioni

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) rappresenta una figura fondamentale nell'ecosistema della sicurezza aziendale, fungendo da ponte tra i dipendenti e la direzione per tutte le questioni inerenti alla tutela della salute nei luoghi di lavoro. Questa figura professionale, resa obbligatoria dal Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, svolge un ruolo strategico nella prevenzione degli infortuni e nella promozione di ambienti lavorativi sicuri.

I compiti del RLS si estendono a numerosi ambiti operativi, dalla consultazione preventiva sulle politiche di sicurezza aziendali alla verifica dell'applicazione delle misure di protezione, fino alla raccolta e gestione delle segnalazioni provenienti dai lavoratori. La sua presenza attiva nelle riunioni periodiche e nei sopralluoghi ispettivi garantisce che la voce dei dipendenti venga sempre ascoltata nelle decisioni che riguardano la loro incolumità.

Per svolgere efficacemente il proprio ruolo, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza deve possedere competenze specifiche e conoscenze approfondite della normativa vigente, acquisite attraverso percorsi formativi dedicati e aggiornamenti periodici. Questa preparazione gli consente di dialogare con cognizione di causa sia con i lavoratori che rappresenta, sia con le figure tecniche preposte alla sicurezza, come il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Medico Competente.

Nelle pagine seguenti analizzeremo in dettaglio chi può ricoprire questo ruolo, come avviene la sua designazione, quanti rappresentanti devono essere presenti in base alle dimensioni aziendali e, soprattutto, quali sono le specifiche responsabilità e i compiti del RLS aziendale. Esploreremo inoltre i requisiti formativi necessari e le modalità attraverso cui questa figura può realmente incidere sul miglioramento delle condizioni di sicurezza, contribuendo alla creazione di una cultura della prevenzione condivisa e radicata in azienda.

Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, comunemente abbreviato come RLS, è definito dal Testo Unico sulla Sicurezza come la "persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro". Si tratta di una figura che incarna la voce collettiva dei dipendenti nelle questioni relative alla tutela della loro incolumità fisica e del loro benessere psicofisico nell'ambiente professionale.

La designazione dell'RLS segue procedure diverse in base alle dimensioni dell'organizzazione. Nelle realtà più piccole, con meno di 16 dipendenti, il rappresentante viene eletto direttamente dai lavoratori, rispettando quanto stabilito dagli accordi sindacali di categoria. Nelle aziende di maggiori dimensioni, con più di 15 dipendenti, l'elezione avviene attraverso l'intermediazione delle rappresentanze sindacali aziendali, quando presenti. In loro assenza, si procede comunque con l'elezione diretta da parte dei lavoratori.

Non tutti i dipendenti possono candidarsi a ricoprire questo ruolo. Sono esclusi i lavoratori in periodo di prova, gli apprendisti e coloro che hanno stipulato contratti a tempo determinato o di formazione professionale. Il mandato dell'RLS ha una durata triennale ed è rinnovabile, garantendo così continuità nell'azione di tutela.

Una volta completata l'elezione, il datore di lavoro ha l'obbligo di comunicare le generalità del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sia all'INAIL che a tutto il personale aziendale. Questa comunicazione formale sancisce ufficialmente l'inizio dell'attività dell'RLS e permette a tutti i dipendenti di identificare chiaramente il loro referente per le questioni di sicurezza.

La figura dell'RLS rappresenta un elemento chiave nel sistema di prevenzione aziendale, poiché costituisce un ponte di comunicazione bidirezionale: da un lato raccoglie preoccupazioni, segnalazioni e suggerimenti dai lavoratori, dall'altro partecipa attivamente al processo decisionale sulla sicurezza, portando al tavolo delle discussioni il punto di vista di chi opera quotidianamente negli ambienti di lavoro.

Il dimensionamento del RLS in base all'organico aziendale

La normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro stabilisce con precisione il numero di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza che devono essere presenti in azienda, adottando un criterio proporzionale basato sul numero totale dei dipendenti. Questo dimensionamento progressivo garantisce che la rappresentanza sia adeguata alla complessità e all'estensione dell'organizzazione, assicurando un'efficace tutela dei lavoratori in ogni contesto operativo.

Per le piccole e medie imprese fino a 200 lavoratori, la normativa prevede la presenza di un singolo RLS. Questa figura, pur operando in autonomia, deve essere in grado di interfacciarsi con tutti i dipendenti, raccogliendo segnalazioni e necessità da ogni reparto o settore aziendale. Il compito può risultare particolarmente impegnativo nelle realtà che si avvicinano alla soglia massima, dove la diversificazione delle attività lavorative può comportare problematiche di sicurezza variegate e complesse.

Nelle aziende di medie dimensioni, con un organico compreso tra 201 e 1000 dipendenti, il numero di rappresentanti sale a tre. Questa configurazione permette una suddivisione più efficace degli ambiti di competenza, consentendo ai rappresentanti di specializzarsi in aree specifiche dell'attività aziendale o di ripartirsi il carico di lavoro su base geografica, nel caso di sedi multiple.

Per le grandi realtà industriali e commerciali che superano i mille dipendenti, il numero minimo di RLS previsto è sei. In questi contesti organizzativi complessi, caratterizzati spesso da molteplici sedi operative e da processi produttivi diversificati, un team più numeroso di rappresentanti consente una copertura capillare di tutti gli ambiti lavorativi e una presenza più costante accanto ai lavoratori.

È importante sottolineare che questi numeri rappresentano soglie minime obbligatorie. In molti casi, soprattutto nelle grandi aziende, il numero effettivo di RLS viene definito attraverso accordi interconfederali o durante la contrattazione collettiva, tenendo conto delle specificità del settore e delle particolari esigenze di sicurezza. Questa flessibilità permette di adattare la rappresentanza alle reali necessità dell'organizzazione, garantendo che la tutela della salute dei lavoratori sia sempre adeguatamente presidiata.

Responsabilità e compiti del RLS aziendale

Il ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza si concretizza attraverso una serie di responsabilità e compiti del RLS aziendale chiaramente definiti dalla normativa vigente. Queste attività sono tutte orientate a garantire che le istanze dei lavoratori in materia di sicurezza vengano adeguatamente considerate nelle politiche aziendali di prevenzione e protezione.

Una delle principali responsabilità dell'RLS consiste nella collaborazione attiva con il datore di lavoro e con tutte le figure preposte alla sicurezza per migliorare costantemente le condizioni lavorative. Questo significa partecipare alla valutazione dei rischi, contribuire all'identificazione delle misure preventive più appropriate e verificare l'effettiva attuazione degli interventi programmati. Il rappresentante deve inoltre essere consultato preventivamente sulla designazione del Responsabile e degli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, del Medico Competente e degli addetti alle emergenze.

L'RLS svolge un ruolo cruciale come punto di raccolta delle segnalazioni provenienti dai lavoratori. È suo compito ascoltare le problematiche sollevate dai colleghi, verificarne la fondatezza attraverso indagini e sopralluoghi, e portarle all'attenzione della direzione aziendale. Questa funzione di "antenna" sul campo è essenziale per individuare tempestivamente potenziali situazioni di rischio che potrebbero sfuggire ai sistemi formali di controllo.

La partecipazione alle riunioni periodiche sulla sicurezza rappresenta un altro aspetto fondamentale dei compiti del RLS. In questi incontri, generalmente a cadenza annuale o convocati in occasione di significative variazioni delle condizioni di rischio, il rappresentante ha l'opportunità di discutere direttamente con il management aziendale e con le figure tecniche le criticità rilevate e le possibili soluzioni.

Un'ulteriore responsabilità consiste nel monitoraggio continuo dell'effettiva realizzazione degli interventi concordati o obbligatori in materia di sicurezza. L'RLS deve verificare che le misure preventive e protettive vengano effettivamente implementate nei tempi e nei modi previsti, segnalando eventuali inadempienze agli organi di vigilanza competenti solo dopo aver esperito tutte le vie interne di risoluzione.

Infine, il rappresentante deve mantenere un rapporto diretto e costruttivo con gli organi di controllo esterni durante le ispezioni in azienda, fornendo il proprio contributo informativo e accompagnando gli ispettori durante i sopralluoghi negli ambienti di lavoro.

Formazione obbligatoria e aggiornamento continuo

Per svolgere efficacemente i propri compiti, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza deve possedere competenze specifiche e conoscenze approfondite in materia di salute e sicurezza sul lavoro. La normativa prevede pertanto un percorso formativo obbligatorio, articolato in una formazione iniziale e in successivi aggiornamenti periodici, essenziali per mantenere aggiornate le competenze in un ambito in continua evoluzione.

Il corso di formazione iniziale per RLS rappresenta il primo passo del percorso professionale del rappresentante. Questo training, della durata minima di 32 ore, copre diverse aree tematiche fondamentali: i principi giuridici comunitari e nazionali in materia di sicurezza, i rischi specifici dell'attività produttiva e le relative misure di prevenzione, le tecniche di comunicazione, e le modalità di esercizio del ruolo. La formazione iniziale fornisce al rappresentante gli strumenti concettuali e operativi necessari per iniziare ad esercitare le proprie funzioni con competenza e autorevolezza.

Tuttavia, la sola formazione iniziale non è sufficiente a garantire nel tempo l'efficacia dell'azione del rappresentante. Per questo motivo, la normativa prevede anche un aggiornamento periodico obbligatorio, la cui durata varia in base alle dimensioni dell'azienda: 4 ore annue per le imprese che contano da 15 a 50 lavoratori, e 8 ore annue per quelle con più di 50 dipendenti. Nelle micro-imprese con meno di 15 lavoratori, le modalità dell'aggiornamento possono essere stabilite dalla contrattazione collettiva.

Questi corsi di aggiornamento affrontano le novità normative, l'evoluzione dei rischi aziendali e le nuove metodologie preventive, permettendo al rappresentante di mantenere un elevato livello di competenza tecnica e giuridica. La continuità della formazione garantisce che l'RLS possa sempre fornire un contributo qualificato alla gestione della sicurezza aziendale, rimanendo al passo con le più recenti acquisizioni in materia di prevenzione.

È importante sottolineare che tutti i costi relativi alla formazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza sono interamente a carico del datore di lavoro, che deve garantire sia la partecipazione dell'RLS ai corsi, sia la copertura economica degli stessi. Questa disposizione riflette il riconoscimento dell'importanza strategica di questa figura nel sistema di prevenzione aziendale e la necessità di assicurarne la piena operatività senza oneri per il lavoratore che assume l'incarico.

L'importanza del RLS per un'efficace cultura della sicurezza

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza rappresenta un pilastro fondamentale nel sistema di prevenzione aziendale. Attraverso il suo operato quotidiano, contribuisce a costruire una cultura della sicurezza condivisa e partecipativa, dove ogni lavoratore si sente responsabilizzato e coinvolto. I compiti del RLS, dalla consultazione preventiva al monitoraggio delle condizioni di lavoro, richiedono competenze specifiche e un aggiornamento costante. La corretta formazione di questa figura è quindi essenziale per garantire l'efficacia della sua azione e la reale tutela della salute dei lavoratori. Se la tua azienda necessita di supporto nella formazione del personale in materia di sicurezza, Xforma offre corsi specifici per RLS conformi alla normativa vigente, progettati per fornire tutte le competenze necessarie a svolgere questo ruolo cruciale con professionalità ed efficacia. Investire nella formazione del RLS significa investire nella sicurezza di tutta l'organizzazione.

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