Tutti gli articoli Migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro: chi ha questo compito?
10 Maggio 2025

Migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro: chi ha questo compito?

Il Decreto Legislativo 81/08 definisce con precisione l'obbligo di pianificare e attuare azioni preventive e protettive per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro è compito di diverse figure professionali, ciascuna con responsabilità e ruoli specifici all'interno dell'organigramma aziendale. Dal datore di lavoro ai singoli dipendenti, tutti contribuiscono a creare un ambiente lavorativo sicuro e conforme alle normative vigenti. Questa rete di competenze e responsabilità è fondamentale per prevenire infortuni e tutelare la salute di chi opera in azienda. In questo articolo analizzeremo le principali figure che contribuiscono alla gestione della sicurezza aziendale, chiarendo il loro ruolo nell'organigramma e le loro specifiche responsabilità.

Le figure chiave nella gestione della sicurezza aziendale

Secondo quanto stabilito dal D.Lgs 81/08, l'organigramma sicurezza di un'azienda comprende diverse figure professionali, ciascuna con compiti e responsabilità ben definiti. Al vertice troviamo il datore di lavoro, principale responsabile della sicurezza, affiancato da dirigenti e preposti che lo supportano nell'organizzazione e nel controllo delle attività. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) rappresenta la figura tecnica specializzata che coordina le attività di prevenzione, mentre il Medico Competente si occupa della sorveglianza sanitaria.

Non meno importante è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che dà voce alle esigenze e alle preoccupazioni dei lavoratori in materia di sicurezza. Completano il quadro gli Addetti alle Emergenze, suddivisi tra addetti antincendio e addetti al primo soccorso, e naturalmente i lavoratori stessi, che hanno sia diritti da esercitare che doveri da rispettare.

Questo sistema integrato di figure professionali costituisce l'ossatura dell'organigramma aziendale sicurezza, un elemento fondamentale per garantire la corretta gestione della prevenzione. La chiara definizione di ruoli e responsabilità, insieme alla formazione specifica di ciascuna figura, rappresenta la base per costruire una cultura della sicurezza efficace e conforme alle normative. La cooperazione tra queste figure è essenziale per identificare i rischi, implementare misure preventive adeguate e gestire efficacemente le situazioni di emergenza.

Il datore di lavoro e le sue responsabilità primarie

Il datore di lavoro rappresenta la figura centrale nell'organigramma sicurezza dlgs 81 08, definito come "il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che ha la responsabilità dell'organizzazione o dell'unità produttiva, con poteri decisionali e di spesa". Su questa figura ricadono le principali responsabilità in materia di sicurezza aziendale.

Tra i suoi compiti fondamentali vi è l'obbligo di effettuare la valutazione dei rischi e redigere il relativo Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), organizzare il Servizio di Prevenzione e Protezione nominando il RSPP, e designare il Medico Competente quando necessario. Deve inoltre implementare tutte le misure preventive e protettive necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti in azienda.

Il datore di lavoro può delegare parte di queste funzioni ad altre figure qualificate attraverso un atto formale che trasferisce sia la responsabilità che il potere necessario per adempiere ai compiti delegati. Tuttavia, rimangono indelegabili due obblighi fondamentali: la valutazione dei rischi e la nomina del RSPP. In alcune tipologie di aziende, soprattutto quelle di dimensioni ridotte, il datore di lavoro può assumere direttamente il ruolo di RSPP, previa adeguata formazione specifica e aggiornamenti periodici.

Il mancato adempimento degli obblighi in materia di sicurezza comporta per il datore di lavoro sanzioni sia amministrative che penali, proporzionate alla gravità delle violazioni commesse. Questo evidenzia quanto sia cruciale il suo ruolo nel garantire ambienti di lavoro sicuri e salubri.

Dirigenti e preposti: i supervisori della sicurezza

Nell'organigramma aziendale sicurezza, tra il datore di lavoro e i lavoratori si collocano due figure intermedie fondamentali: il dirigente e il preposto. Entrambi svolgono un ruolo cruciale di supervisione, seppur con livelli di responsabilità differenti.

Il dirigente per la sicurezza è definito come "la persona che attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa". Attraverso un atto di delega formale, può assumere gran parte delle responsabilità del datore di lavoro, eccetto quelle indelegabili. La sua nomina non è obbligatoria, ma quando presente deve essere formalizzata e comunicata a tutti i dipendenti. Il dirigente rappresenta un'estensione dell'autorità del datore di lavoro nei vari settori aziendali.

Il preposto, invece, è "la persona che sovrintende all'attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute". Spesso identificabile con figure come il capo reparto, capo officina o capo squadra, il preposto rappresenta una vera "sentinella della sicurezza" che monitora quotidianamente l'applicazione delle misure preventive da parte dei lavoratori. Ha il compito di verificare che le procedure di sicurezza vengano rispettate e di segnalare eventuali anomalie o comportamenti non conformi.

Entrambe queste figure devono ricevere una formazione specifica in materia di sicurezza, con aggiornamenti periodici obbligatori. La loro presenza nell'organigramma della sicurezza garantisce un controllo capillare e costante su tutte le attività aziendali, contribuendo significativamente a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

RSPP e ASPP: i professionisti della prevenzione

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) rappresenta la figura tecnica specializzata che coordina tutte le attività di prevenzione e protezione dai rischi all'interno dell'azienda. Definito dal D.Lgs 81/08 come "persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali designata dal datore di lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi", l'RSPP svolge un ruolo cruciale nell'organigramma sicurezza aziendale.

Tra i suoi compiti principali figurano la collaborazione alla valutazione dei rischi e all'elaborazione del DVR, la progettazione di sistemi di sicurezza efficaci, lo sviluppo di programmi formativi per i lavoratori e la consulenza su tutti gli aspetti relativi alla prevenzione. Per ricoprire questo ruolo sono necessari requisiti specifici: un titolo di studio adeguato, esperienza comprovata e un attestato di frequenza a corsi di formazione con aggiornamenti periodici. Ogni azienda deve avere un solo RSPP, che può essere un dipendente interno o un consulente esterno.

Gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) affiancano il RSPP nelle sue mansioni, soprattutto nelle realtà aziendali più complesse. La normativa prevede che debbano possedere gli stessi requisiti formativi del RSPP e vengono nominati dal datore di lavoro in numero adeguato alle caratteristiche dell'azienda. Questi professionisti rappresentano un supporto fondamentale per il RSPP, permettendo una gestione capillare della prevenzione in tutte le aree aziendali.

La sinergia tra RSPP e ASPP costituisce il cuore tecnico-operativo del sistema di prevenzione aziendale, garantendo competenza e professionalità nella gestione della sicurezza.

Medico competente e sorveglianza sanitaria

Il Medico Competente è il professionista sanitario specializzato che si occupa della sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Secondo il D.Lgs 81/08, è definito come "medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria".

La sua nomina diventa obbligatoria quando l'azienda è esposta a specifici rischi che richiedono un monitoraggio costante della salute dei dipendenti. I compiti del Medico Competente includono l'effettuazione di visite mediche preventive e periodiche, la collaborazione attiva alla valutazione dei rischi, l'istituzione e l'aggiornamento delle cartelle sanitarie dei lavoratori, e l'informazione ai lavoratori sul significato degli accertamenti sanitari cui sono sottoposti.

Per ricoprire questo ruolo, il professionista deve possedere titoli di studio specifici in medicina del lavoro o discipline affini, ed essere iscritto all'elenco nazionale dei medici competenti. La sua presenza nell'organigramma aziendale sicurezza garantisce una gestione professionale degli aspetti sanitari legati all'attività lavorativa.

La sua collaborazione con il datore di lavoro e il RSPP è essenziale per creare un ambiente di lavoro che tuteli effettivamente la salute dei lavoratori, contribuendo in modo significativo a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è la figura eletta o designata dai lavoratori per rappresentarli in tutti gli aspetti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. Il D.Lgs 81/08 lo definisce come "persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro".

L'RLS funge da intermediario tra i lavoratori e il datore di lavoro o il RSPP, portando alla loro attenzione problematiche, preoccupazioni e suggerimenti. Le sue funzioni principali comprendono l'accesso ai luoghi di lavoro per verificare le condizioni di sicurezza, la consultazione preventiva sulla valutazione dei rischi, la partecipazione alle riunioni periodiche sulla sicurezza e la ricezione di informazioni e documentazione aziendale inerente alla sicurezza.

Sono gli stessi lavoratori ad eleggere il proprio rappresentante, in numero e con modalità variabili a seconda delle caratteristiche dell'azienda. Nelle realtà di piccole dimensioni o dove non sia stato eletto un RLS interno, questo ruolo può essere svolto da un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST), che opera per più aziende di un determinato territorio.

Una volta eletto, l'RLS deve ricevere una formazione specifica con aggiornamenti periodici, che gli permetta di svolgere efficacemente il proprio ruolo. La sua presenza nell'organigramma aziendale sicurezza garantisce che le istanze dei lavoratori vengano adeguatamente considerate nelle decisioni relative alla sicurezza, promuovendo una cultura della prevenzione partecipata e condivisa. Questo contribuisce significativamente a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, valorizzando l'esperienza diretta di chi opera quotidianamente nei vari contesti lavorativi.

I lavoratori come protagonisti attivi nella tutela della salute

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i lavoratori non sono semplici destinatari passivi delle misure di sicurezza, ma soggetti attivi con diritti e doveri specifici. Il D.Lgs 81/08 li definisce come "persone che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolgono un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro". Questa definizione include tutti i soggetti che operano sotto contratto in un rapporto di dipendenza, compresi lavoratori interinali, a chiamata, tirocinanti e apprendisti.

Nell'organigramma aziendale sicurezza, i lavoratori hanno obblighi precisi che includono prendersi cura della propria sicurezza e di quella delle altre persone presenti, contribuire all'adempimento degli obblighi previsti per la tutela della salute, osservare le disposizioni e le istruzioni impartite e utilizzare correttamente attrezzature, sostanze e dispositivi di protezione.

Il Testo Unico attribuisce grande importanza alla partecipazione attiva dei lavoratori, valorizzando le loro segnalazioni relative a irregolarità o a mancati incidenti. Questa partecipazione è fondamentale per creare un sistema di prevenzione efficace, basato sull'esperienza diretta di chi opera quotidianamente in contesti potenzialmente rischiosi.

Ogni lavoratore ha diritto a ricevere una formazione adeguata sui rischi specifici della propria mansione, sui dispositivi di protezione individuale e sulle procedure di emergenza. Questa formazione rappresenta non solo un obbligo normativo, ma uno strumento essenziale per rendere il lavoratore consapevole e responsabile, capace di contribuire attivamente a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso comportamenti corretti e segnalazioni tempestive.

Addetti alle emergenze: ruoli e compiti essenziali

Per garantire una risposta efficace in caso di emergenza, ogni azienda deve designare e formare specifici lavoratori che assumano il ruolo di Addetti alle Emergenze. Il D.Lgs 81/08 li definisce come "lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza".

Questa categoria comprende due figure principali: gli Addetti al servizio Antincendio e gli Addetti al Primo Soccorso. I primi sono responsabili della prevenzione incendi, dell'evacuazione e della gestione delle emergenze correlate, mentre i secondi hanno il compito di fornire le prime cure in caso di infortunio o malore, in attesa dell'arrivo dei soccorsi professionali.

Il numero di questi addetti varia in base alle dimensioni dell'azienda e ai rischi presenti. La loro nomina è obbligatoria e può essere rifiutata dai lavoratori designati solo per motivi giustificati e documentati. In alcune piccole realtà aziendali, il datore di lavoro può assumere personalmente questi ruoli, previa adeguata formazione.

Gli Addetti alle Emergenze devono essere in grado di valutare l'entità della situazione critica ed eventualmente avvisare i soccorsi esterni. La loro preparazione include corsi di formazione specifici, con aggiornamenti periodici, che li rendono capaci di intervenire prontamente e correttamente. La loro presenza nell'organigramma aziendale sicurezza è fondamentale per garantire una gestione tempestiva ed efficace delle situazioni di emergenza, contribuendo in modo significativo a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e a limitare le conseguenze di eventuali incidenti.

Organigramma aziendale sicurezza: struttura e importanza

L'organigramma aziendale sicurezza rappresenta un elemento fondamentale per la corretta gestione della prevenzione in azienda. Si tratta di un diagramma di flusso che descrive con chiarezza i ruoli e le diverse gerarchie da rispettare all'interno dell'organizzazione in materia di sicurezza sul lavoro, permettendo di individuare in maniera univoca tutti i soggetti coinvolti e le loro responsabilità.

La struttura dell'organigramma sicurezza dlgs 81 08 riflette la complessità dell'azienda e comprende tutte le figure che abbiamo analizzato: dal datore di lavoro ai dirigenti e preposti, dal RSPP e gli eventuali ASPP al medico competente, dall'RLS agli addetti alle emergenze, fino ai lavoratori. Ciascuna figura è collocata in una posizione specifica che ne evidenzia il ruolo e le relazioni gerarchiche e funzionali con le altre.

Un organigramma ben strutturato permette di evitare sovrapposizioni di competenze o, peggio, vuoti di responsabilità che potrebbero compromettere l'efficacia del sistema di prevenzione. Inoltre, rende immediatamente comprensibile a tutti i lavoratori a chi rivolgersi in caso di necessità, facilitando la comunicazione e la gestione delle problematiche relative alla sicurezza.

L'organigramma deve essere aggiornato ogni volta che cambiano le figure coinvolte e deve essere accessibile a tutti, ad esempio tramite affissione in bacheca o pubblicazione sulla intranet aziendale!

La formazione come pilastro della prevenzione

Migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro è compito che richiede competenza e preparazione. La normativa prevede percorsi formativi specifici per ciascuna delle figure coinvolte nella gestione della sicurezza, riconoscendo nella formazione un elemento imprescindibile per costruire un sistema di prevenzione efficace.

Il mancato assolvimento degli obblighi formativi comporta non solo sanzioni amministrative, ma espone l'azienda a rischi significativi in caso di incidenti. Una formazione costantemente aggiornata rappresenta quindi la chiave per creare un ambiente di lavoro sicuro e per garantire che tutti i soggetti coinvolti possano contribuire attivamente alla prevenzione, ciascuno secondo le proprie competenze e responsabilità.

Sicurezza sul lavoro: una responsabilità condivisa

L'analisi delle figure coinvolte nella gestione della sicurezza aziendale evidenzia come migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro è compito che richiede l'impegno e la collaborazione di tutti i soggetti operanti in azienda. Dall'organigramma sicurezza dlgs 81 08 emerge chiaramente che ogni ruolo, dal datore di lavoro ai singoli dipendenti, contribuisce in modo specifico alla creazione di un ambiente lavorativo sicuro e conforme alle normative.

La chiara definizione delle responsabilità, unita a una formazione adeguata e costantemente aggiornata, rappresenta la base per un sistema di prevenzione efficace. Non si tratta solo di adempiere a obblighi di legge, ma di costruire una vera cultura della sicurezza che permei ogni aspetto dell'attività aziendale.

Se desideri approfondire questo tema e conoscere meglio i percorsi formativi obbligatori per le diverse figure della sicurezza, visita la sezione dedicata ai corsi sulla sicurezza di Xforma, dove troverai soluzioni personalizzate per la tua azienda e supporto professionale per la gestione di tutti gli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro.

Rimani aggiornato sui corsi,
agevolazioni e servizi aggiuntivi
con la nostra newsletter!

Inserisci la tua e-mail per ricevere
periodicamente l’elenco dei corsi in partenza.

INVESTIMENTI NELLA FILIERA TESSILE E DELLA CONCIA