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10 Giugno 2025

Valutazione rischio elettrico: obblighi e DVR elettrico

La valutazione del rischio elettrico rappresenta un obbligo fondamentale per ogni datore di lavoro che deve garantire la sicurezza dei propri dipendenti esposti a fonti di energia elettrica. Il DVR elettrico (Documento Valutazione Rischi elettrici) è lo strumento essenziale per identificare e gestire i pericoli derivanti da contatti diretti e indiretti con parti attive degli impianti, prevenendo infortuni gravi come folgorazioni, ustioni, incendi ed esplosioni. Negli ambienti lavorativi, dove impianti e apparecchiature elettriche sono presenti quotidianamente, è necessario adottare misure preventive efficaci e garantire formazione specifica al personale. La normativa sulla sicurezza sul lavoro stabilisce responsabilità precise e procedure da seguire per tutelare l'incolumità dei lavoratori. Una corretta analisi del rischio elettrico permette di implementare strategie di prevenzione adeguate e conformi alle disposizioni di legge, riducendo significativamente la probabilità di incidenti e salvaguardando la salute di chi opera in prossimità di impianti elettrici.

Comprendere il rischio elettrico: definizione e categorie di lavoro

Il rischio elettrico si configura come il pericolo derivante dall'interazione con parti attive di un impianto elettrico, sia attraverso contatto diretto che indiretto. Questa tipologia di rischio è particolarmente rilevante in settori come quello metalmeccanico ed edilizio, dove i lavoratori operano frequentemente in prossimità di fonti di alimentazione elettrica. La corretta gestione del DVR elettrico richiede innanzitutto una chiara comprensione delle diverse categorie di intervento sugli impianti.

In base alla relazione con la tensione, le attività lavorative si classificano in tre categorie principali:

  • Lavori sotto tensione: interventi eseguiti direttamente su parti attive degli impianti elettrici, che richiedono personale altamente qualificato;
  • Lavori in prossimità di tensione: attività svolte nelle vicinanze di componenti elettrici attivi, che necessitano di specifiche misure preventive;
  • Lavori fuori tensione: operazioni condotte su impianti temporaneamente privati di alimentazione elettrica.

Per ciascuna di queste categorie, la normativa prevede figure professionali con qualifiche specifiche: la Persona Esperta (PES), in grado di analizzare e valutare autonomamente i rischi elettrici; la Persona Avvertita (PAV), che può operare sotto supervisione; e la Persona Idonea (PEI), abilitata a svolgere interventi sotto tensione. La selezione del personale destinato a queste mansioni deve considerare l'esperienza pregressa, la conoscenza approfondita dei rischi potenziali e la competenza nell'applicazione delle misure preventive appropriate per la redazione di un efficace DVR rischio elettrico.

Contatti elettrici: differenze tra diretto e indiretto

Nell'ambito dell'analisi del rischio elettrico, è fondamentale distinguere tra contatto diretto e indiretto, poiché rappresentano due modalità diverse attraverso cui può verificarsi un'elettrocuzione. Questa distinzione è essenziale per la corretta implementazione delle misure preventive nel DVR elettrico.

Il contatto diretto si verifica quando una parte del corpo umano entra in contatto immediato con un elemento metallico normalmente in tensione. Questo può accadere, ad esempio, toccando un conduttore scoperto, inserendo oggetti metallici in una presa difettosa o maneggiando apparecchiature con isolamento danneggiato. La pericolosità di questa tipologia di contatto è particolarmente elevata poiché il corpo diventa parte del circuito elettrico, consentendo il passaggio diretto della corrente.

Il contatto indiretto, invece, si manifesta quando si tocca una parte metallica normalmente non in tensione che, a causa di un'anomalia o di un guasto, ha assunto un potenziale elettrico. Questo può verificarsi, ad esempio, quando l'involucro metallico di un elettrodomestico diventa conduttore a seguito di un difetto nell'isolamento interno. In questi casi, il rischio non è immediatamente percepibile, rendendo il contatto indiretto particolarmente insidioso.

La differenziazione tra queste due tipologie di contatto è cruciale nella stesura del documento di valutazione rischi, poiché determina l'adozione di specifiche misure protettive. Per i contatti diretti si privilegiano barriere fisiche e isolamenti, mentre per quelli indiretti assumono importanza fondamentale i sistemi di messa a terra e i dispositivi differenziali. Una corretta analisi del rischio elettrico deve contemplare entrambe le possibilità, predisponendo adeguate strategie preventive e formative per i lavoratori.

Conseguenze dell'esposizione al rischio elettrico

L'esposizione al rischio elettrico può determinare conseguenze estremamente gravi per la salute dei lavoratori, motivo per cui l'analisi del rischio elettrico rappresenta un elemento imprescindibile del DVR aziendale. Gli effetti del passaggio di corrente elettrica attraverso il corpo umano variano in funzione dell'intensità della scarica, del percorso seguito dalla corrente e della durata del contatto.

La folgorazione, o elettrocuzione, rappresenta il pericolo più immediato e può provocare danni di diversa entità. Le ustioni costituiscono una delle conseguenze più frequenti e possono manifestarsi con diversi gradi di gravità, dalla semplice arrossatura cutanea fino alla carbonizzazione dei tessuti negli strati più profondi. Nei casi più severi, si possono verificare danni permanenti agli arti, rottura di vasi sanguigni ed emorragie significative.

La tetanizzazione muscolare è un altro effetto pericoloso, caratterizzato dalla contrazione involontaria e persistente dei muscoli colpiti dalla corrente. Questo fenomeno può impedire alla persona di allontanarsi dalla fonte elettrica, prolungando l'esposizione e aggravando le conseguenze. Nei casi in cui la corrente attraversi l'area toracica, può verificarsi un arresto respiratorio dovuto alla paralisi dei muscoli coinvolti nella respirazione.

Particolarmente temibile è la fibrillazione ventricolare, una grave alterazione del ritmo cardiaco che può condurre rapidamente all'arresto cardiocircolatorio se non trattata tempestivamente. Oltre ai danni diretti al corpo umano, l'energia elettrica può innescare incendi ed esplosioni, specialmente in ambienti con presenza di materiali infiammabili o atmosfere potenzialmente esplosive. Questi eventi possono essere causati da anomalie dell'impianto, cortocircuiti, archi elettrici o sovraccarichi di corrente, amplificando ulteriormente i rischi per i lavoratori e le strutture.

Responsabilità e obblighi nella gestione del DVR elettrico

Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro stabilisce precise responsabilità per il datore di lavoro riguardo alla gestione del rischio elettrico. La normativa impone l'obbligo di implementare tutte le misure preventive e protettive necessarie affinché impianti, materiali e apparecchiature elettriche rispettino i requisiti di sicurezza fondamentali per la tutela dei lavoratori.

Il datore di lavoro deve garantire che il DVR elettrico sia accurato e completo, considerando tutti i potenziali pericoli: contatti diretti e indiretti, innesco di incendi, rischio di esplosioni, fulminazioni, sovratensioni e qualsiasi altro fattore prevedibile nel contesto operativo specifico. Dopo la valutazione, è tenuto ad adottare misure tecniche e organizzative mirate a eliminare o ridurre al minimo i rischi identificati, selezionando adeguati dispositivi di protezione sia collettivi che individuali.

Nel contesto della sicurezza elettrica, emergono figure professionali con responsabilità specifiche. Il Responsabile dell'Impianto (RI) si occupa della redazione del piano di lavoro e della messa in sicurezza dell'impianto. L'Unità Responsabile dell'impianto elettrico (URI) garantisce la sicurezza durante il normale esercizio e pianifica gli interventi di manutenzione. La persona preposta alla conduzione dell'attività lavorativa (PL) assegna i compiti, condivide il piano di intervento e supervisiona i lavoratori durante le operazioni.

Per le attività ordinarie, il datore di lavoro deve assicurare che gli impianti siano realizzati a regola d'arte e sottoposti a manutenzione periodica. Per le attività specifiche che comportano interventi diretti su parti attive, è necessario garantire formazione specialistica, attribuire idonee qualifiche al personale e predisporre procedure di lavoro dettagliate, supportate da attrezzature e dispositivi di protezione adeguati. La documentazione relativa alla valutazione del rischio elettrico deve essere costantemente aggiornata in funzione delle modifiche ai processi lavorativi o agli impianti.

Analisi del rischio elettrico: metodologia e implementazione

L'analisi del rischio elettrico costituisce un elemento fondamentale nella redazione del DVR elettrico e richiede un approccio metodologico rigoroso. La valutazione deve essere condotta considerando tre aspetti principali: i processi lavorativi specifici dell'azienda, le fonti di rischio primarie rappresentate dagli impianti e dalle apparecchiature elettriche, e le caratteristiche dell'ambiente di lavoro in cui queste vengono utilizzate.

Per garantire l'efficacia del processo valutativo, è necessario implementare una metodologia strutturata che preveda l'identificazione sistematica di tutti i potenziali pericoli, la stima della loro probabilità di accadimento e della gravità delle conseguenze, e la definizione delle priorità di intervento. Questo processo deve essere documentato in modo dettagliato e aggiornato periodicamente, in particolare quando si verificano cambiamenti significativi nei processi lavorativi o nelle attrezzature utilizzate.

Per le attività complesse che comportano interventi su impianti elettrici, è essenziale predisporre due documenti fondamentali: il piano di lavoro e il piano di intervento. Il primo, redatto dal Responsabile dell'Impianto, definisce l'assetto che l'impianto deve mantenere durante l'attività lavorativa per minimizzare i rischi. Il secondo, elaborato dall'Unità Responsabile o dal Preposto, specifica le modalità operative, le misure di sicurezza da adottare, le attrezzature necessarie e i dispositivi di protezione individuale da utilizzare.

L'implementazione efficace delle misure preventive richiede un investimento significativo nella formazione del personale. I lavoratori devono essere adeguatamente informati sui rischi specifici, addestrati all'uso corretto delle attrezzature e istruiti sulle procedure di sicurezza da seguire. Parallelamente, è fondamentale pianificare verifiche periodiche degli impianti elettrici, affidate a personale qualificato, per garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza nel tempo. L'adozione di liste di controllo può facilitare la verifica sistematica dell'applicazione di tutti gli adempimenti previsti dalla normativa, supportando il datore di lavoro e il responsabile del servizio di prevenzione e protezione nel monitoraggio continuo dell'efficacia delle misure implementate.

Proteggere i lavoratori attraverso una corretta valutazione del rischio elettrico

La gestione efficace del rischio elettrico rappresenta un elemento cruciale per garantire la sicurezza sul lavoro. Un DVR elettrico accurato e completo non è solo un obbligo normativo, ma uno strumento fondamentale per prevenire infortuni potenzialmente fatali. L'analisi approfondita dei pericoli, l'implementazione di adeguate misure preventive e la formazione continua del personale costituiscono i pilastri di una strategia di sicurezza efficace. I datori di lavoro devono comprendere che la protezione dei lavoratori dai rischi elettrici richiede un approccio sistematico e multidisciplinare, costantemente aggiornato in base all'evoluzione tecnologica e normativa. Per garantire la conformità alle disposizioni di legge e implementare soluzioni formative personalizzate, Xforma offre percorsi di formazione sulla sicurezza specificamente progettati per sensibilizzare i lavoratori sui rischi elettrici e fornire le competenze necessarie per operare in sicurezza, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più sicuro e protetto.

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